Quando mi è stato chiesto di scrivere un capitolo sulla storia dell’apnea nel Gamma Sub la mia reazione è stata immediatamente di grande entusiasmo. Ho visto infatti la possibilità di raccontare una storia che mi apparteneva, per trasmettere ai soci quello che abbiamo fatto e quello che ci piacerebbe fare. Poi appena ho iniziato a scrivere, mi sono reso conto che non era così, la storia che conoscevo, che potevo raccontare per esperienza vissuta e che sentivo di voler far conoscere, era solo l’ultimo capitolo di una disciplina che è stata da sempre la base della subacquea, e quindi del Centro Gamma Sub. Non mi restava allora che rivolgermi ai “vecchi”, e farmi raccontare degli inizi e di cosa si faceva negli anni ’80. All’epoca la didattica FIPS era interamente basata sui metodi del grande Marcante, tutti gli istruttori dovevano passare sotto le sue grinfie e venivano brevettati da lui a Nervi. Questo garantiva senz’altro un’uniformità di metodo. Le attrezzature non erano sofisticate come ora e l’idea di base era che per essere un buon subacqueo occorreva innanzitutto acquisire un’ottima acquaticità e grande confidenza con l’apnea. Mettere in seguito le bombole in spalla ad un buon apneista era la cosa più semplice. Alcuni esercizi erano chiaramente in questa direzione: traslazioni, camminata sul fondo, ruote, apnea a mezz’acqua per fare alcuni esempi. Anche quando si arrivava agli esercizi con le bombole, poi, si tratteneva continuamente il fiato: la temutissima respirazione a stella, un solo atto respiratorio ruotando in quattro su due gruppi ARA, e anche in mare con la famigerata risalita da 20 metri in apnea. Proprio in quegli anni ho fatto i primi corsi al Gamma Sub e infatti il primo è stato di apnea. Fino al 1985, infatti, prima dei corsi di ARA si doveva frequentare un corso di apnea, della durata di un anno, al fine di acquisire l’acquaticità che si pretendeva. Questo è stato poi abolito, ma ricordo benissimo che, anche in seguito, nei corsi ARA la parte di apnea è rimasta per molto tempo importantissima e almeno fino a marzo non si iniziavano gli esercizi con le bombole. All’epoca però l’apnea non era vista come una disciplina. Era il modo più immediato e diretto per immergersi, veniva utilizzata dai pescatori, in alternativa alle bombole per pescate più lunghe ed in acqua più bassa. La parola snorkeling non era conosciuta (anche se si praticava), le gare di apnea non esistevano e c’erano solo due “scriteriati”, Maiorca e Mayol, che si sfidavano ormai su profondità prossime ai 100 metri. Nella didattica FIPS l’apnea era però lo strumento più importante per la formazione di un buon sub e quindi in Gamma Sub si praticava massicciamente. Passano gli anni e nel 1999 la situazione dell’apnea a livello internazionale è cambiata: a sfidarsi ormai sul filo dei 150 metri sono ora Pipin e Pelizzari. L’apnea cresce e si diffonde come disciplina e vengono organizzate le prime competizioni internazionali. Pelizzari stesso ha un ruolo chiave sotto vari aspetti: organizza il Campionato del Mondo di apnea in Sardegna, è capitano e atleta della squadra italiana che stravince, fonda Apnea Academy per organizzare e sviluppare la didattica dell’apnea moderna. In questo periodo la collaborazione con la Federazione è strettissima, la Nazionale che vince i mondiali è quella ufficiale FIPSAS e dalla collaborazione con Apnea Academy nasce il primo corso istruttori di apnea FIPSAS. L’organizzatore è Mimmo Blanda, forse il dirigente che ha contribuito più di tutti alla crescita dell’apnea nella Federazione. Fra i commissari nomi di spicco dell’apnea italiana: lo stesso Blanda, Roberto Chiozzotto, Davide Carrera, Manlio Esposito. Fra i candidati due istruttori AR del Gamma Sub: Paolo Zappa e Gian Pezzoni che diventano quindi fra i primi Istruttori Federali di Apnea. In Gamma Sub partono lo stesso anno i primi corsi di apnea con didattica moderna. È un successo, grande adesione fin dall’inizio, si crea un gruppo che passa di corso in corso, cresce sotto la guida di Zappa e ancora oggi è lo zoccolo duro dell’apnea. Di questo gruppo di apneisti appassionati ma soprattutto amici, sono felice di far parte fin dagli inizi. È la scusa che mi ha fatto tornare alla mia società di subacquea dopo un periodo di latitanza per motivi di studio, è la molla che mi ha fatto scattare la voglia di allenarmi, di crescere e migliorare. L’apnea affascina, dentro e fuori al Gamma Sub. È una disciplina fatta di preparazione fisica e mentale, di benessere, di ricerca delle proprie possibilità che regala delle emozioni ineguagliabili… soprattutto quando si scopre che le proprie possibilità sono molto ma molto oltre quello che si sarebbe mai immaginato. Parallelamente la didattica AR è cambiata: le attrezzature sono molto più sofisticate e semplici da utilizzare, la subacquea diventa alla portata di tutti. Questo da la possibilità a molti di avvicinarsi a questo sport affascinante e di esplorare le meraviglie dei mari. Quello che prima era considerato uno sport estremo, per atleti preparati, si trasforma in un hobby per tutti quelli che hanno il piacere di praticarlo, a partire dai bambini con i corsi frizzanti di minisub. La didattica diventa meno severa e non richiede più una preparazione di acquaticità e apnea esasperata. Chi cerca questo, chi arriva in piscina per fare moto e tenersi in forma, si rivolge principalmente ai corsi di apnea… per poi scoprire una disciplina affascinate che spesso non abbandona più. I corsi intanto vanno avanti, il Gamma Sub si struttura: primo grado apnea - istruttore Gian Pezzoni, secondo grado - istruttore Mauro Perazzo, terzo grado - istruttore Paolo Zappa. In seguito la Fipsas sostituisce il terzo grado apnea con il brevetto di apneista agonista, il Gamma Sub si evolve di conseguenza e affida questa parte a Zappa. Questo corso diventa anche un punto di riferimento per chi, dopo i brevetti, intende continuare ad allenarsi e a migliorarsi. Piscina e mare: in inverno alla piscina comunale e d’estate principalmente al Lido delle Sirene e all’isola di Bergeggi, che all’epoca non era parco e regalava emozioni profonde. Il ritrovo era in mattinata in questa spiaggia bellissima, il Lido delle Sirene appunto, con ghiaia e sabbia e mare dai riflessi verdi. Dopo un paio d’ore a rilassarsi, prendere il sole e preparare l’attrezzatura, si entrava in acqua spostandosi verso est, dove c’è un piccolo promontorio naturale. Qualche discesa in relax per rompere il fiato e ci si spostava al largo, si stendeva il cavo per i tuffi di allenamento in assetto costante. La corrente quasi sempre da est a ovest ci spostava in prossimità dell’isola. A questo punto si “parcheggiava” il cavo nella solita baietta e si circumnavigava l’isola. Gli incontri erano spesso entusiasmanti, abbiamo avvistato delle razze, piccoli dentici, e sempre, prima di tornare a riva, si passava a salutare il grongo che ci aspettava nella sua grotta. Spesso si incontravano dei “bombolari” ed era sorprendente ogni volta notare come un attimo prima si nuotava in mezzo a minuscoli pesci e improvvisamente questi sparivano… quindi si vedevano le bolle risalire dal fondo. Sicuramente il gorgogliare dei respiratori infastidiva i pesci che si spostavano un po’. Rientrati sulla spiaggia c’era ancora il tempo di asciugarsi e rilassarsi prima di rientrare ad Asti. Dopo i primi degli esordi, la FIPSAS per un po’ non ha più organizzato corsi istruttore di apnea, in attesa che dai corsi specifici che erano stati istituiti uscissero degli apneisti cresciuti e formati in questa disciplina. Nel 2005 proprio il Gamma Sub è fra i primi ad organizzare un nuovo corso istruttori. Sono 5 giorni divisi in 2 week-end, fra Asti per la teoria e la parte in piscina e Bergeggi per le uscite al mare. Commissario da Torino è Maurizio Biagioli, pescatore agonista e apneista appassionato. Il corso è condito da lezioni di approfondimento su temi specifici molto interessanti come la lezione di yoga e respirazione del maestro Paolo Magra e quella di metodologia dell’insegnamento dalla Dott.sa Claudia Tirone. Il Gamma Sub brevetta 6 nuovi istruttori di apnea: Giorgio Bestente, Claudio Bruno, Fiorenzo Dallorto, Giovanni Franco, Luigi Franco, Dario Monticone. Questo dà un’ulteriore spinta alla crescita del gruppo di apnea e i nuovi istruttori pur dedicandosi all’insegnamento riescono a trovare il tempo per continuare a frequentare il corso di allenamento. Nel frattempo all’interno del settore subacqueo della Federazione c’è una divisione fra la didattica e l’agonismo. Nasce il settore Didattica Subacquea che raccoglie tutti i corsi con la finalità del rilascio di brevetti AR e apnea e al settore Attività Subacquea resta l’agonismo nelle varie specialità: immersione in apnea, pesca in apnea, tiro sub, rugby, hockey, foto e video sub. A livello internazionale le competizioni di apnea si sono evolute e trasformate e vengono gestite dalla CMAS, che fa parte del CIO, e da un’associazione privata, l’AIDA. La FIPSAS è affiliata alla CMAS e ne segue le regole. Le competizioni in profondità (assetto costante), sulle quali si sono basati i primi campionati del mondo, hanno lasciato spazio alle gare di apnea dinamica in piscina. Queste sono sicuramente meno affascinanti ma di più semplice organizzazione e permettono la nascita di un circuito di gare nazionali. In quegli anni in Italia si raggiungono prestazioni di apnea dinamica entusiasmanti. Prima, nel 2004, la torinese Monica Barbero realizza il record del mondo assoluto, 167,40 metri, l’anno dopo due atleti milanesi Homar Leuci e Matteo Garaldi si contendono il titolo italiano oltre i 190 metri. In questi anni però, parallelamente alla crescita delle prestazioni, nasce uno scetticismo di fondo e un piccolo gruppo di disfattisti riesce, con critiche infondate sulla presunta pericolosità di questo sport, a bloccare le competizioni. Questo crea sicuramente dei contraccolpi, gli atleti sono demotivati e si assiste a un regresso delle prestazioni. Come spesso accade, però, un contrattempo è l’occasione per interrogasi e porre le basi per una ripresa. La Federazione si organizza e capisce che l’apnea, da attività per pochi temerari, è ormai uno sport che può ambire ad una più larga diffusione e un maggior riconoscimento. Per questo però ha bisogno, come in tutti gli altri sport, di tecnici formati per seguire e far crescere gli atleti. È del 2006 il primo corso per allenatori di apnea organizzato a Roma dalla FIPSAS in collaborazione col CONI. Il Gamma Sub ha due candidati e quindi due allenatori: Paolo Zappa e Giorgio Bestente. Entrare a contatto col il mondo dell’agonismo e con i migliori apneisti d’Italia dà un nuovo impulso, gli allenamenti diventano più strutturati (e anche più duri), nasce la squadra agonistica che si iscrive alle prime gare. L’esordio è a Torino nell’aprile del 2007. Sono 5 gli atleti del Gamma Sub che si presentano molto intimiditi alla piscina Usmiani e anche se all’esordio si devono percorrere solo 50 metri di apnea dinamica, rompere il ghiaccio non è certo facile. L’ambiente però aiuta, si incontrano atleti fortissimi, membri della Nazionale che con grande cordialità sono prodighi di consigli. C’è anche Michele Tomasi, l’atleta che stava e sta vincendo una medaglia dopo l’altra. E cosa combina Michele il 27 Aprile 2007 a Torino? Stabilisce il record del mondo si apnea dinamica con 195,80 metri. Gli atleti del Gamma Sub controllano l’emozione e riescono ad affrontare la loro prova di esordio e passare in terza categoria. Con le competizioni fa il suo ingresso in Gamma Sub un attrezzo sul quale si basa l’apnea agonistica: la monopinna. Non è di facile utilizzo e nemmeno immediato, necessita impegno e costanza ma regala emozioni ineguagliabili e migliori prestazioni. Certo all’inizio è stata dura, con qualche stage per partire col piede giusto e tanti esercizi. Nel frattempo le uscite al mare si sono spostate dal Lido delle Sirene e Bergeggi a Capo Noli. Questo per vari motivi, innanzi tutto per l’istituzione del parco all’isola di Bergeggi e poi perché, con l’allenamento e il miglioramento delle prestazioni, le profondità intorno a Bergeggi non erano più sufficienti. Capo Noli, pur non vantando le bellezze dell’isola di Bergeggi, è un altro sito ideale per l’apnea. Il capo offre la possibilità di belle escursioni e incontri suggestivi con la fauna marina e le profondità, sul filo dei 40 metri già a poca distanza da riva, sono l’ideale sia per le uscite didattiche in pochi metri che per gli allenamenti della squadra agonistica. Inoltre ogni volta si incontrano altri appassionati provenienti da varie zone del nord Italia, richiamati anche loro dalla logistica ideale. Il confronto con gli altri apneisti è sempre stimolante e costruttivo. Luglio 2007, gli atleti del Gamma Sub sono impegnati in contemporanea in due eventi chiave dell’apnea e della FIPSAS. Luigi Franco e Enzo Perrone sono ad Alassio per Piazzapnea, una manifestazione promozionale per le attività federali di apnea e nuoto pinnato ideata e realizzata dai torinesi Monica Chiabrando, Marco Giachino e Andrea Vitturini e realizzata con il patrocinio della Commissione Immagine della FIPSAS e del Comune di Alassio. [Foto 3] Negli stessi giorni Giorgio Bestente e Paolo Zappa sono a Marettimo a partecipare allo stage “l’immersione in apnea dall’età della pietra alla monopinna” che, con il patrocinio della FIPSAS e vari enti quali la Regione Sicilia e la Guardia Costiera, ripropone l’antica tecnica di discesa con la pietra in uso presso i pescatori di spugna greci, la Skandalopetra. Istruttore di Skandalopetra è il Dott. Nikolas Trikilis, medico iperbarico di Kalymnos, l’isola degli spugnari, e viene anche organizzata una gara sperimentale di questa disciplina dove i nostri atleti gareggiano nientemeno che contro Umberto Pelizzari. I tempi sono maturi e a novembre 2007, il Gamma Sub organizza ad Asti la prima gara di Qualifica Nazionale di Apnea sul territorio astigiano. È un successo: atleti da tutta Italia e il riconoscimento, se pur alla prima esperienza, di un’organizzazione impeccabile. C’è da dire, per essere sinceri, che i consigli e gli aiuti della società Agonismo Sub Torino sono stati utilissimi però… abbiamo imparato in fretta. Per l’organizzazione di questa manifestazione tutta la società si è mobilitata ed ha collaborato in modo esemplare: con la logistica, i permessi a Comune e Provincia, la squadra di assistenza e la partecipazione di ben 16 atleti. Gennaio 2008, il Gamma Sub organizza uno stage di monopinna con Stefano Tovaglieri, uno dei precursori della didattica della monopinna in apnea. Si tratta di due domeniche intensive per impostare e sviluppare la tecnica. Lo stage è in effetti il metodo ideale per acquisire in breve tempo le basi sulle quali poter lavorare: riuscire ad ottenere gli stessi risultati nelle lezioni del lunedì richiederebbe un corso specifico e molto tempo. Inoltre la didattica super-collaudata di Tovaglieri, con presentazioni e riprese video, e la possibilità di avere in prestito le monopinna della Mat-Mas semplificano le cose. [Foto 5] Febbraio 2008, Claudio Bruno, Dario Monticone e Paolo Zappa, da sempre appassionati pescasub, partecipano al Corso Nazionale per Istruttori di Pesca in Apnea tenuto dal Presidente Azzali, si brevettano, e portano all’interno del Gamma Sub anche questa specialità. Poco dopo organizzano un corso di pesca in apnea che si svolge in parte in piscina per migliorare l’acquaticità e la preparazione specifica, e in parte in aula con gli approfondimenti normativi, e di biologia marina. Occorre infatti specificare che la pesca in apnea, praticata con la formazione adeguata che la nostra Federazione impone, è una disciplina molto ecologica. È infatti una pesca selettiva, il pescasub si orienta ai pesci adulti, che si sono già riprodotti più volte, evitando quelli piccoli, che danno sicuramente poca soddisfazione al carniere e alla padella, in attesa che crescano e si riproducano. Giugno 2008, l’apnea entra in modo organizzato e strutturato nella tradizionale gita annuale a Les Porquerolles. Questa, come tutti sanno, è una tradizione consolidata da anni per il Centro Gamma Sub, è la possibilità di fare una mini vacanza tutti assieme, accompagnati dai famigliari. È sicuramente un momento importante di aggregazione per la società. Per quel che riguarda gli apneisti, non si era mai riusciti prima ad organizzare una logistica che permettesse di praticare la loro disciplina in base alle esigenze specifiche. Alcuni apneisti, negli anni precedenti, avevano partecipato, ma limitandosi a qualche uscita di snorkeling o, se volevano gustare le meraviglie de Les Porquerolles, mettendo le bombole sulle spalle. Con il 2008, finalmente, si è riusciti, col diving locale al quale ci si appoggia, ad organizzare delle uscite specifiche con barca dedicata agli apneisti. Credo che questo sia stato finalmente possibile perché il diving di Les Porquerolles, come molti altri ormai, ha visto crescere il numero di richieste degli apneisti, ha compreso, ed è andato incontro alle loro esigenze. Il resto è storia recente: nel novembre 2008 si ripete l’esperienza della gara di apnea ad Asti, questa volta addirittura in qualità di Campionato Regionale Piemontese. La squadra di apnea cresce di numero e raccoglie successi, ad oggi, citando solo gli atleti che hanno già partecipato ad almeno una gara conta: 1° categoria maschile (distanza apnea dinamica da 100 a 125metri): Giorgio Bestente, Dario Monticone e Paolo Zappa; 1° categoria femminile (da 75 a 100metri): Elisabetta Alieri, Mimma Ercole e Laura Pianta; 2° categoria maschile (da 75 a 100metri): Claudio Bruno, Luigi Franco e Daniele Monticone; 2° categoria femminile (da 50 a 75metri): Anna Ferro e Chiara Millo; 3° categoria maschile (da 50 a 75metri): Fabio Amerio, Gianfranco Coscarella, Alessandro Fracanzani, Alberto Padovese, Gianmario Parena, Piero Parena, Mauro Pedrolo e Enzo Perrone. A partire dall’esordio, nelle varie categorie il Gamma Sub ha conquistato 10 medaglie d’oro, 7 medaglie d’argento e 7 di bronzo. Inoltre Mimma Ercole è la prima atleta Master 50 d’Italia ad aver raggiunto la 1° categoria. [Foto 8] Progetti futuri? Sicuramente consolidare e far crescere ulteriormente il gruppo di apnea, dai corsi di didattica, agli stages di approfondimento, alla squadra agonistica. Ci piacerebbe inoltre che si formasse un gruppo di atleti juniores, sbocco naturale per i giovani iscritti ai corsi di minisub, che possano rappresentare il futuro della squadra agonistica della nostra società. APNEA